Breve storia del materasso, dalle origini ai nostri giorni

E’ diventato talmente normale utilizzarlo, che nel linguaggio comune, ormai, il materasso non viene mai indicato. Usiamo infatti espressioni del tipo “vado a letto” per comunicare l’intenzione di coricarsi. Tuttavia, il materasso è il vero protagonista del nostro riposo quotidiano e risalendo indietro nel tempo, pare che gli antichi lo sapessero bene.

Occorre risalire al Neolitico per comprendere il debutto di questa abitudine globale. Fu in quel tempo, infatti, che i giacigli vennero rialzati da terra per proteggersi dallo sporco e dall’umidità. E’ possibile individuare il primo prototipo di materasso in una catasta di morbide foglie secche e paglia, coperte da una pelle di animale.

l primi ideatori del materasso come lo conosciamo oggi, sono gli Arabi che coniarono questo vocabolo, che significa “gettare”, indicando l’atto del “posarsi su” il morbido cuscino nelle ore notturne.

Gli europei ne compresero la funzione durante le Crociate, introducendolo nei rispettivi paesi di origine. Il “candido cuscino lunare” è stato storicamente riempito di paglia, crine e lana di pecora: materiali soffici che potessero garantire il sollievo del corpo.

In Persia intorno al 3600a.C., materassi consistevano in pelli di capra riempite di acqua, mentre duecento anni dopo, gli Egiziani usavano degli archi di rami di palma, ammucchiati negli angoli delle loro case. Nell’antica Roma intorno al 200 a.C., i materassi consistevano in sacchi di stoffa ripieni di fieno o lana e, per le persone più facoltose, di piume di uccelli.

L’epoca del Rinascimento introdusse l’uso di involucri, realizzati con velluti, broccati e sete a raccolta di un contenuto, fatto di baccelli di pisello, paglia e piume per giungere verso il 1600 a privilegiare interni come cotone o lana da soli.

L’Ottocento, notoriamente secolo di grandi esperimenti, legati all’ingegneria produsse interessanti innovazioni nel settore del dormire. Nel 1824 in Inghilterra venne brevettato il primo materasso ad aria.

La rivoluzione arrivò nel 1871 quando Il tedesco Heinrich Westphal inventò il materasso a molle.

Dagli anni ’50 quest’ultimo ha rappresentato il modello di materasso per eccellenza che, migliorato nelle forme interne, ha avvicinato il piano del dormire all’aspetto della salute, diventando materasso ortopedico.

Ricordiamo, tuttavia, l’introduzione del materasso ad acqua, inventato dal chirurgo inglese Paget, che rappresenta per la sua storia quasi un paradosso: ideato per migliorare la condizione dei malati lungodegenti al fine di evitare piaghe da decubito, è rimasto famoso per l’utilizzo legato agli eccessi dei divi del cinema di Hollywood.

Oggi gli studi hanno portato alla creazione di materassi ergonomici, di cui il più ambito resta quello in lattice naturale. Tali materassi hanno il grande pregio di aderire al corpo, riducendo le resistenze esterne, facilitandone così il riposo.

Di recente la ricerca tecnologica ha introdotto l’uso di altri materiali nella fabbricazione dei materassi, ad esempio le schiume, da materiali naturali anallergici che consentono di garantire la corretta postura della colonna vertebrale, della testa, delle spalle e delle gambe in qualsiasi posizione assunta. Ideali, dunque per dare sollievo a diverse patologie croniche.

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